Min Hyeyoon - Contemporary Romance
Haesoo, istruttrice di Pilates di giorno e fotografa investigativa di notte, conduce una doppia vita. Kangyoon, l'erede di una potente azienda per cui lavora, le fa una proposta indecente sotto molti aspetti. Assunta per indagare su di lui e trovare … altro
Quando il pianista iniziò a suonare sul palcoscenico, Haesoo si rese conto di una cosa.
Il brano assomigliava a un vento invernale, secco e pungente.
Lo Studio di Chopin, inizialmente tranquillo e lento, cambiò improvvisamente dopo quattro battute.
Dalla punta delle dita del pianista, il vento suscitava una strana, gelida paura, mentre vorticava furiosamente, come se minacciasse di inghiottire tutto.
Haesoo era accovacciata al primo piano vuoto del teatro, sulla balconata più vicina al palcoscenico. L’obiettivo della sua macchina fotografica non era puntato sul palco, ma su un uomo nel pubblico.
A differenza del primo piano, i posti in platea erano tutti occupati e immersi nell’oscurità. Haesoo non riusciva quindi a vedere l’espressione dell’uomo, ma il suo sguardo era fisso su di lui.
Probabilmente lo stava fissando da più di mezz’ora.
A ogni pausa, tra un brano e l’altro, lui si chinava verso la donna seduta accanto e discuteva brevemente con lei.
Non si trattava di una scena molto intima, ma il solo fatto di assistervi provocava in Haesoo un dolore fantasma simile a quello causato dagli aghi conficcati sotto le unghie.
All’improvviso nacque in lei un sentimento contraddittorio: da un lato voleva che lo spettacolo continuasse, ma dall’altro voleva che terminasse il prima possibile.
Una settimana prima, alla fotoreporter freelance Song Haesoo erano stati offerti 100 milioni di won[1] in cambio di alcune foto.
Il cliente era un media online, Fact Check.
Il bersaglio era Cha Kangyoon, erede di terza generazione del conglomerato GK.
La sua missione era fotografare quell’uomo… e la donna che, secondo le voci, sarebbe diventata sua moglie.
In realtà, non le importava dell’enorme somma di denaro che le avevano proposto. Voleva solo andare a fondo della questione e vederlo con i propri occhi.
Cha Kangyoon.
Haesoo si rese conto che fino a quella mattina non conosceva l’uomo che credeva ancora essere il suo amante.
***
Mentre cominciava l’ultimo brano, Kangyoon pensava a Haesoo, da qualche parte in quel teatro.
Nonostante le avesse dato più volte l’occasione di scappare, la ragazza era caduta nella sua trappola, senza nemmeno rendersi conto che si trattava di un complotto.
Anche se aveva avuto l’opportunità di fare marcia indietro.
Kangyoon fece un sorriso amaro e chiuse lentamente gli occhi.
La sua coscienza sprofondò in un oceano oscuro dove i suoi piedi non toccavano terra. Una melodia di pianoforte vorticosa e rapida gli rimbombava nelle orecchie, per poi interrompersi.
Senza accorgersene, i suoi ricordi lo riportarono alla notte precedente, che aveva trascorso con quella donna.
Dopo essersi girata e rigirata tutto il tempo, Haesoo si addormentò finalmente all’alba, raggomitolata sul bordo del letto, dandogli le spalle.
Kangyoon le cinse la vita con le braccia e l’attirò a sé.
Il contatto della sua pelle e il dolce profumo del suo corpo erano quelli della Song Haesoo che conosceva. La donna che aveva baciato e abbracciato, quella a cui aveva sussurrato il suo amore con gli occhi lucidi mentre lei era in preda all’orgasmo.
“Ho fatto una proposta a Song Haesoo, offrendole un cospicuo anticipo. Le ho chiesto di scoprire i piccoli segreti imbarazzanti del gruppo GK e se possibile di Cha Kangyoon.”
Ma la realtà dei fatti dimostrava a Kangyoon che tutto ciò che pensava di sapere su quella donna era solo un’illusione.
“Le ho chiesto di fare ciò che sapeva fare, anzi, quello che Song Hojoon sapeva fare. Inoltre, le ho detto che, se mi avesse portato una foto o qualsiasi altra cosa per far affondare Cha Kangyoon, avrei ripagato il suo debito.”
Song Hojoon di Fact Check.
Fotogiornalista freelance nota per i suoi scoop di vario genere che avevano scosso la Corea.
E quella Song Hojoon era Song Haesoo.
“Haesoo ha accettato con facilità?”
Alla domanda di Kangyoon, l’ex amante di suo nonno, il presidente Cha, espirò il fumo della sigaretta. La donna gli aveva risposto in modo beffardo:
“È molto determinata quella ragazza. Ma d’altronde, chi non vorrebbe farti del male a patto di liberarsi di qualche orribile debito?”
Haesoo si era quindi avvicinata a lui di proposito.
Il suo bel sorriso, la sua astuzia, i baci che si erano scambiati… Era tutto quanto una menzogna.
Ciononostante, Kangyoon strinse la ragazza ancora più forte.
Anche se le cose erano cominciate male tra loro due, pensava che i loro sentimenti fossero altrettanto intensi, sia per lei sia per lui.
Come uno stupido, non si era nemmeno accorto che lei lo aveva stregato.
“Mmh.”
Haesoo si contorse per la frustrazione quando le braccia di Kangyoon si allentarono.
“Song Haesoo.”
Si allontanò un po’da lui.
“Sì…”
Poi si rifugiò di nuovo tra le sue braccia.
Haesoo premette il viso contro il petto di Kangyoon e afferrò dolcemente la sua maglietta.
Le sue palpebre, ancora chiuse, tremavano. Le sue lunghe ciglia fremevano dall’ansia.
Haesoo non dormiva sonni tranquilli. Faceva spesso incubi e quando ciò accadeva, lui la stringeva così, accarezzandole dolcemente la schiena.
Ma ormai, inevitabilmente, si stavano insinuando i sospetti.
Aveva l’impressione che le sue parole fossero calcolate, così come le sue azioni, e che lei lo avesse solamente usato.
Se si era trattato di un imbroglio sentimentale, allora Cha Kangyoon era stato facilmente ingannato da Song Haesoo.
“Haesoo.”
Da un po’ di tempo, ogni volta che pronunciava il suo nome, sentiva la gola pizzicare, tossiva e aveva sete come se avesse bevuto acqua salata.
Acqua di mare.
Come il suo nome[2].
“Kangyoon…”
Gli occhi pallidi e dolci della ragazza si volsero verso di lui e gli sorrise, come al solito.
“Abbracciami.”
Anche se non se le ricordava, erano molte le notti in cui, immersa nel sonno, gli aveva chiesto di coccolarla.
Le notti di Haesoo erano buie.
Diceva di amare l’oscurità, ma, in realtà, aveva paura delle tenebre.
Viveva giorno per giorno, oppressa dai debiti.
Lui sapeva che le piaceva l’oscurità perché le permetteva di prolungare la sua vita quotidiana e di tornare a casa, sdraiarsi al buio e soffrire quanto voleva. Sapeva anche benissimo che quando di notte non si sentiva bene, era perché temeva il giorno dopo.
E Kangyoon apprezzava tutto ciò.
La giovane donna che gli chiedeva di abbracciarla gli si avvicinò. Lui la strinse forte, incapace di resistere.
Sotto il peso del suo desiderio represso, gli faceva male la schiena.
Comunque…
Era stato proprio Cha Kangyoon a iniziare quello stupido gioco. Era stato lui a mentire per primo a Song Haesoo, eppure si sentiva tradito da lei. Quel sentimento non aveva nemmeno senso di esistere.
La finestra tremava a causa del furioso vento notturno.
Kangyoon baciò la fronte di Haesoo, che dormiva.
***
Quando il brano giunse al termine, l’uomo aprì lentamente gli occhi.
Il vento che si era insinuato nel suo petto si arrestò, come se fosse stato tagliato da una lama.
Il suo vecchio cellulare vibrò mentre si apprestava a uscire dalla sala. Era quello che gli aveva consegnato Fact Check. Erano arrivate alcune foto da parte di Haesoo.
Lo raffiguravano mentre salutava il proprietario di una società partner che aveva incontrato sul posto tre minuti prima.
“Mia cara Haesoo, sei una brava fotografa.”
Kangyoon cominciò a camminare, ridendo.
Dopo aver salutato la sua accompagnatrice, si diresse subito verso il parcheggio sotterraneo. Mentre saliva in macchina, diede un’occhiata a una delle foto che gli aveva scattato Haesoo.
Ecco come appaio ai tuoi occhi, pensò.
Anche se si trattava del suo, osservò il volto sullo schermo con occhi nuovi.
“Signor presidente.”
In lontananza, vide l’auto noleggiata di Haesoo uscire dal parcheggio.
“Andiamo.”
Era arrivato il momento.
Era ora di informare la sua vittima della trappola in cui era caduta.
[1] All’incirca 67.000 euro.
[2] Haesoo significa “acqua di mare”.