My Not So Lovely Husband

Kangha - Contemporary Romance

Haeju, bella e giovane donna appartenente a una famiglia ricca, è sempre stata destinata al matrimonio. Dopo numerosi incontri combinati, sceglie Taesok come fidanzato, 'il figlio illegittimo del gruppo Shinju' con una cattiva reputazione. La sua famiglia sperava in qualcosa … altro


43 Episodi

Prologo

“Ecco la sposa di primavera! Sei bella come un fiore!”

“Grazie.”

Haeju aveva dovuto sentire quel complimento più di venti volte in un’ora da quando era in camerino, e ormai non ci faceva neanche più caso. Certo, l’abito sontuoso, la pesante tiara e il velo la rendevano splendida, ma la facevano anche sentire fortemente a disagio.

“Come sei bella.”

“C’è molta gente là fuori, vero?”

“Sono qui solo per spettegolare.”

 

Haejun, il fratello maggiore, era appena entrato nel camerino ma non riuscì a nascondere il suo disappunto guardando la sua unica sorella minore così elegante.

 

“Non fare quella faccia.”

“Non ho nessun motivo per essere felice.”

“È comunque il mio matrimonio.”

“Certo, con quel bastardo della famiglia Shinju.”

“Haejun” ribatté Haeju con tono severo. 

 

Haejun emise un profondo sospiro: per lui era una vera tortura essere lì, a quel matrimonio... Non sopportava l’idea che sua sorella si sposasse con quel cretino di figlio illegittimo dell’impero Shinju. Perché proprio lui? 

 

“È quello che vogliono i nostri genitori. È un buon partito per me.”

“Come è possibile che quell’idiota ti vada bene?”

“…”

“Avrei preferito persino Seonwoo…”

“Dai, Haejun” replicò, un po’ stizzita, Haeju.

 

Haeju si scurì in viso sentendo quel nome. Suo fratello sospirò a lungo, poi annuì, come per farle capire che aveva capito l’antifona.

 

“Sei splendida.”

“Grazie.”

 

Haejun soffriva davvero per sua sorella, dato che di lì a poco si sarebbe sposata con un uomo visto solo tre volte. Anche se si trattava di un matrimonio combinato, il consenso della sposa era necessario e Haejun non capiva perché sua sorella avesse accettato di sposare Taeseok. No, era più corretto dire che non voleva capire.

 

“Com’è lui? È bello?” chiese Haeju.

“Lo sai che in quella famiglia hanno tutti la faccia da funerale.”

“Mamma mia, come sei drammatico!”

 

Haeju aggrottò la fronte. Sapeva benissimo quali oscuri pettegolezzi giravano a proposito di Taeseok tra i ricchi industriali. Si raccontava che avesse partecipato ad atti di violenza, fatto uso di droghe durante i suoi studi all’estero e, come se non bastasse, che avesse avuto almeno cinque amanti segrete… E le voci non si fermavano lì.

 

“Se mai…”

“Cosa?”

“Se mai dovesse farti del male, dimmelo. Ti giuro che lo ammazzo, quell’imbecille dall’aspetto umano!”

 

Haeju scoppiò a ridere alle parole del fratello. La inteneriva quel suo volerla proteggere, ma si sentiva in colpa nei suoi confronti.

 

“Cercherò di tenergli testa.”

“È irrecuperabile, non ne vale la pena. Rischi di distruggerti, cercando di cambiarlo.”

 

Haeju non rispose. Sorrise e basta.

Irrecuperabile.

Eppure era certa di non sbagliarsi.

Si alzò in piedi quando sentì l’annuncio dell’inizio della cerimonia. Suo fratello la guardò perplesso. Lei annuì come per rassicurarlo.

 

Sono io, Yoo Haeju, tua sorella. Stai tranquillo.”

 

Con un sorriso sulle labbra, si portò da sola il velo sul viso. Haejun le posò due volte la mano sulla spalla prima di lasciarla uscire.

 

“Allora, è felice? È di gran lunga la sposa più bella!”

“Sì, grazie.”

 

Alle parole della signora che le stava sistemando l’abito, Haeju fece un leggero cenno con la testa, trattenendo un sospiro. Non poteva essere totalmente certa che la strada che stava prendendo fosse quella giusta. Come per tutte le decisioni, ogni scelta era una sfida, un’avventura. 

 

“Sono Cha Taeseok. Sono in ritardo.”

“Sì, di ventitré minuti.”     

“Chiedo scusa per l’inconveniente.”

“Non fa nulla. Amo aspettare.”

 

Si ricordò dell’espressione sul viso di Taeseok nel momento in cui aveva pronunciato quelle parole. Mentre la guardava, l’espressione del suo viso era dolce ma, al tempo stesso, c’era in lui un qualcosa di crudele. Sembrava un bambino sul punto di strappare un fiore appena sbocciato. 

Eppure, ora erano lì: né lei si era rifiutata di sposarlo, né Taeseok si era opposto alla loro unione.

 

Era arrivato il momento in cui Haeju poteva scoprire se il motivo di quel matrimonio, per lui, fosse unicamente quello di incrementare il suo potere, all’interno del gruppo Shinju, superando i suoi fratelli… oppure se ne avesse altri, più misteriosi.

 

“Entra lo sposo!”

 

In quella sontuosa location per matrimoni all’aperto, indifferente alle chiacchiere che lo dipingevano come un noto depravato, la figura elegante e imponente di Taeseok avanzava con superbia verso l’altare. Osservando come calpestava i petali dei fiori disposti sulla navata, Haeju ebbe, improvvisamente, un brutto presentimento.

 

Vide l’unione di una donna, simile a un fiore immacolato, con un uomo che non esitava a schiacciarne i petali.

 

“Promette bene.”

 

Dopo aver sussurrato quelle parole, strinse con forza la mano di suo padre, il presidente Yoo, che scosse leggermente la mano della figlia per rincuorarla, pensando fosse solo un po’ nervosa.

 

“Entra la sposa!”

 

In quel giorno di maggio, la sposa più bella avanzava verso una bestia feroce, il suo futuro marito, camminando sopra i petali già schiacciati da Taeseok…

 

“Prenditi cura di lei.”

“Non si preoccupi.”

 

Haeju non riuscì a trattenere una risata sentendo quei due uomini parlare del suo benessere. Era impossibile non ridere, sia per la risposta di Taeseok che per la voce timorosa di suo padre, visto che era stato proprio lui ad aver voluto quel matrimonio. 

 

“Non ti fa ridere?” chiese Haeju al suo futuro sposo.

“Sì, anzi.”

“Cosa vuoi dire?”

“Sentire tuo padre chiedere a uno come me di prendersi cura della figlia, è esilarante.”

“…”

“E io che gli rispondo di non preoccuparsi, lo è ancora di più.”

 

Erano semplicemente parole di cortesia, o bisognava preoccuparsi? 

L’espressione sul viso di Taeseok, che si era voltato leggermente, era estremamente fredda. Haeju ebbe l’impressione che un serpente le stesse stringendo la gola, e rabbrividì.

Improvvisamente, le risuonò nella testa la voce di Haejun...

 

Rischi di distruggerti cercando di cambiarlo.

 

Suo fratello lo aveva capito bene. Ma anche Haeju. La durezza di Taeseok non era segno di sicurezza, era una vera e propria corazza, un’armatura per impedire al mondo esterno di colpirlo e ferirlo. In fondo, i futuri sposi si assomigliavano, e per questo lei lo stimava.

 

Haeju aveva tutta l’intenzione di trasformarlo in un essere umano, in un uomo che potesse restare al suo fianco fino al suo ultimo respiro.

 

“Credo che sarà divertente…”

 

La sua leggera risata, unita al tono freddo della frase, colpirono profondamente Taeseok.

 

“Vivere con te” continuò Haeju.

 

O perlomeno, quello era ciò che sembrava scaturire da Taeseok, il noto depravato, il figlio illegittimo del gruppo Shinju. 

 

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